Andrea Poggipollini è un artista poliedrico, nato a Bologna nel 1963.
Dopo studi artistici si dedica a progetti grafici e vignette per riviste a Milano, approfondendo successivamente lo studio dei materiali, sfociando dunque anche nella scenografia e scenotecnica. Nel suo studio sperimenta e realizza sculture, pupazzi ed oggettistica per arredi ed eventi, producendo fotografie, sculture e installazione.
In questa intervista, scopriamo un po’ di più sull’arte di Andrea e i suoi futuri progetti.
Artista, tra grafica e scultura, passando per la fotografia. Come ti avvicini al mondo del fumetto?
Frequentavo il liceo artistico negli anni d’oro bolognesi (anni caldi del ’77) nel periodo di Andrea Pazienza vivente, e tanto cartaceo di nicchia e non, di disegnatori italiani e stranieri. Leggevo e mi informavo ed anche io scarabocchiavo vignette per riviste ormai disperse.
Totem, Metal Hurlant, Linus, Topolino, vari Bonelli, e poi Il Monello, Intrepido, fino a Il Male e nei militari i pornosoft come Iacula, Lando, eccetera…tutto ti passava per mano.
Paradossalmente leggevo poco dei supereroi che ora mi circondano.
Cosa accomuna l’arte al fumetto nelle tue opere?
Ho eletto i supereroi e altro Disney, dopo aver collaborato con l’artista Adrian Tranquilli realizzando i “suoi eroi” interpretati. Poi li rielaboro in progetto, su tematiche contemporanee e icone di scultori famosi o altri abbinamenti di cultura varia.
Quali sono i materiali che utilizzi per la creazione delle tue opere?
Di base polistirolo se creo da un solido, quindi “levare materia”.
Se invece “aggiungo materia”, quindi parto dal vuoto, plastilina o resine varie.
Comunque amo la leggerezza della materia.
L’uso dei colori, ha un significato legato alle tue opere?
Venendo da scenografia e arredo, spesso i colori sono abbinamenti, se su sculture di gruppo.
Altrimenti sono valore aggiunto, al tema scultoreo e spesso bianchi, l’insieme di tutti i colori.
Nulla è mai casuale comunque.
Qual è il progetto che più ti ha dato soddisfazione al momento?
Ogni progetto è stimolato dall’osservazione e dal sogno inaspettato. Non sono madre, ma l’emozione del parto è soddisfazione e un bimbo/progetto in divenire.
Cito due ultimi progetti importanti: “Eco/Echoes” presentato ad Arte Fiera Bologna precovid, su tema ecologico.
Successivamente il “Decameron”, realizzato in pieno periodo covid, on line su mio IGTV instagram, con un liceo classico, poi scultura, fumetto, musica, regia, recitazione.
E poi ancora “Mytho metoo” (2018) e “DISCOTEQUE” (2019).
Ovunque sempre personaggi comics.
Stai lavorando a qualche progetto che potremmo visionare prossimamente?
Tanti piccoli sogni. Ma il più ambizioso sarà WWW-WeWantWorld, un mega progetto tra geopolitica e arti varie che coinvolge università, licei e artisti di fama.
In passato hai collaborato anche con Panini Comics, lo storico editore (tra l’altro) anche di fumetti. Come nasce questa collaborazione? Cosa hai realizzato per l’occasione?
È un passato presente e spero futuro.
Ci collaboro da 25 anni in veste di allestitore scultore e tuttologo per fiere ed eventi.
I supereroi in 3D sono stati un valore aggiunto richiestomi dal settore comics.
Quindi varie realizzazioni in ambito fieristico appunto.
Cos’è per te l’arte? Quanto è importante l’arte per le persone?
Siamo Arte. Ognuno ha talenti e ogni talento è una forma artistica.
Spesso si muore inconsapevoli del talento in possesso, ognuno diverso.
Per questo la consapevolezza di sé, riconoscersi, è fondamentale.
Ma non voglio fare moralismi o prediche.
Luogo comune è definire l’artista un essere diverso, divino, superiore.
Siamo un mondo di folli in ogni campo, anche intimo e personale.
L’artista eletto tale, è un folle lasciato libero di fare ogni cosa, e ripeto ogni cosa, tra pensiero, atto, colore.
Quindi follia legalizzata. Un fortunato quindi.
Ho pena invece per coloro che riconosciutisi in un talento non riescono a emergere, per tanti motivi, e magari, se osano, additati pazzi e rinchiusi.
Insomma, quanto è importante l’arte per le persone? Direi, quanto sono importanti le persone per l’arte? Qual è il tuo fumetto preferito?
Domanda difficile.
In una partita di calcio osservo il gioco e i giocatori, poi mi interesso alle squadre che han giocato semmai.
Nel fumetto sono attirato dal tratto, dalle colorazioni, e il/i personaggi sono attori conseguenti come poi il disegnatore e lo sceneggiatore.
Ecco. Ci arrivo al contrario. L’autore e il titolo poi. Modo molto insolito forse.
Ai tempi Moebius, Caza, Manara, Pazienza… poi oggi tanti tanti, ma non ricordo ancora il nome e la storia.
Grazie a Panini Comics comunque ho visto dal vivo disegnare autori mondiali, quindi tratto e artista, ma poi divento di parte. Sorrido.
Quale altro progetto, legato al mondo dei fumetti, ti piacerebbe realizzare?
Il prossimo. Ambizioso. Lo ripeto:
WWW-WeWantWorld (geopolitica e arti) dove ho già i disegnatori/amici “pronti”.
I personaggi saranno Marvel-DC-Disney-manga e di fantasia.
Temo realizzabile per il 2022. Ad oggi ancora intralci “pestiferi” ahimè!
Interessati e sponsor sono ben accetti!
Sarà una sorpresa. Anche per me!